LA STORIA DELL'AMIGA

Fonte (dal 1982 all'89): Nostalgia museum

Nel 1982 iniziò la storia dell' Amiga: tre dentisti investirono 7 milioni di dollari fondando la "Hi-Toro". Essi, visto che il mercato delle consolle era in forte espansione, si dedicarono alla produzione di tutti gli accessori da  intrattenimento elettronico; ma dietro l'innocua azienda produttrice di joystick si celava un progetto ben più ambizioso, cioé la prima consolle a 16bit progettata attorno al microprocessore più potente dell'epoca: il Motorola 68000. Gli ingegneri che lavoravano a questo progetto erano nomi di tutto rispetto: Dave Morse proveniente dalla Tonka (nota azienda produttrice di giocattoli), Jay Miner proveniente dall' Atari e RJ Mical proveniente dalla William. La progettazione fu tenuta segreta, fino al punto da usare nomi in codice (di donna); così i chip custom presero il nome di Agnus, Daphne e Paula. In fase di progettazione tra gli ingegneri ci furono delle discussioni molto animate: la questione era se aggiungere o meno delle funzionalità che alla consolle non sarebbero servite (es: espansione della memoria o tastiera); alla fine si decise di disegnare l'hardware inserendo queste caratteristiche, però di tenerle nascoste!!. Tali caratteristiche nascoste, però, furono di vitale importanza dopo che il mercato cambiò la tendenza dalle consolle verso i computer.

1983: l'azienda cambiò da Hi-Toro ad Amiga Inc.; gli fu dato questo nome per due motivi: il primo era che Amiga in spagnolo significa ragazza ed il secondo che nell'elenco telefonico Amiga veniva prima di Apple e di Atari. Il primo prototipo di Amiga aveva come nome in codice Lorraine. A questo punto non restava che la programmazione del software di sistema: cosa non facile vista l' architettura complessa dell' Amiga, difatti se i tre chip custom da un lato alleggerivano il carico di lavoro del 68000, dall'altro rendevano la programmazione più difficile. I chip custom erano i seguenti: Agnus (generatore di indirizzi), Daphene poi ribattezzata Denise (adattatore video) e Paula (audio e porte).

Nel gennaio del 1984 Lorraine fu presentata al CES (Consumer Electronic Show) nonostante non fosse  ancora completamente pronto (varie parti vennero emulate via software su una workstation Sun - infatti dai kernel manual si nota quanta sinergia ci fosse tra unix e amiga ... ); gli stanziamenti iniziali volgevano al termine e questa fiera era di vitale importanza per la sopravvivenza del progetto. Il pubblico del CES, nonostante che Lorraine non era ancora stata ultimata, rimase impressionato dalla grafica e dal sonoro senza rivali. Un aneddoto interessante - i "dancing pillow" (è uno dei messaggi che appare sulla taskbar dello schermo
premendo una particolare combinazione di tasti ): l'origine (leggendaria) è da ricercarsi nel fatto che il team di sviluppo lavorava giorno e notte per avere un amiga funzionante e allora per tenersi svegli tenevano la musica a palla e ballavano e cantavano! (dancing pillow = cuscini danzanti).
A questo punto l'Amiga sembrava aver evitato la bancarotta, ma i guadagni derivati dalla fiera invernale servirono per poco, mentre le vendite di joistick calavano ancora. Quindi si prospettava un futuro nero e l'ultima spiaggia rimaneva l'edizione del CES estivo, così l'Amiga mostrò al pubblico le reali perfomance ed i tre chip; questa mossa riscosse molto più successo della precedente presentazione. Non passò molto tempo, però, prima che la compagnia si ritrovò di nuovo sull'orlo del lastrico e a questo punto l'azienda poteva prendere due strade: o essere rilevata da un'altra azienda, o chiedere un prestito. Si optò per la prima soluzione perché lasciava ampi margini di trattativa, con la possibilità di mettere in competizione diverse aziende per rilevare la società. Le aziende contattate furono: Apple, Atari, Commodore, Hewlett Packard, Silicon Graphics e Sony.
Unica risposta positiva fu quella dell'Atari, che in cambio di un prestito di mezzo milione di dollari chiese i progetti dei tre chip custom. Mentre le trattative per l'acquisto dell'Amiga da parte dell'Atari andavano avanti, irruppe prepotentemente sulla scena la Commodore, che con una frase storica (in verità non é certo che sia realtà o leggenda) mise 27 milioni di dollari sul tavolo e disse: "How about being part of our Gang?".
Naturalmente la cosa non fu digerita dall' Atari, la quale decise di querelare la Commodore.

Nel 1985 la Commodore-Amiga non aveva ancora rilasciato l'Amiga per due motivi principali: primo la programmazione dell'Amiga DOS prese più tempo del previsto e secondo ci fu uno scontro tra i manager e gli ingegneri; causa dello scontro fu la quantità di RAM da saldare su scheda, così, invece dei 512Kb previsti l'Amiga 1000 (primo Amiga in assoluto) aveva 256Kb ed uno slot di espansione memoria. Questo ritardo costò caro alla CBM (Commodore Business Machine) e permise all'Atari di prendersi una grande rivincita introducendo il primo home computer a 16 bit: il 520ST. Il neonato computer Atari riuscì ad attrarre molti acquirenti per diversi motivi: il microprocessore Motorola 68000, lo stesso che fu utilizzato dall' Amiga 1000, aveva una frequenza di 8 Mhz contro i 7,15909Mhz dell'Amiga 1000; la presenza di una porta MIDI ed il costo (circa la metà rispetto al prodotto della Commodore); l'Amiga 1000 era dotato di Kickstart in cui erano impresse routines di vitale importanza e Amiga-DOS su floppy disk, preemptive multitasking, una grafica eccellente e capacità sonore discrete.

Nel 1986 la superiorità dell'Atari ST nei confronti dell'Amiga 1000 si fece schiacciante, il software veniva prodotto prima per la serie ST e successivamente portato (Porting) per Amiga, con la logica conseguenza che tutte le caratteristiche in più dell'Amiga venivano trascurate ed il prodotto spesso risultava inferiore a quello dell'Atari ST. Fu necessario aspettare fino al 1987 per l'uscita di nuovi modelli, intanto in casa Commodore le cose non andavano tanto bene: i disegni del nuovo Amiga 2000 non convincevano i dirigenti, così l'intera progettazione venne trasferita in Germania e a poco a poco, del nucleo duro originale dei tecnici, non rimase più nessuno.

Tre i modelli lanciati nel 1987: Amiga 500, Amiga 1500, Amiga 2000 Revison A. L'Amiga 500 aveva 512Kb di
memoria Chip espandibili fino a 1 Mb; questo modello era stato concepito per il mercato di massa, con  miglioramento di alcune caratteristiche rispetto all'Amiga 1000. L'Amiga 500 prese il posto del rivale ST.
Ci fu un cambiamento nella produzione del software: il porting venne fatto da Amiga verso St e in alcuni casi neanche quello!!!. Dell' Amiga 1500 non possiamo dire molto, perché non abbiamo molte informazioni al riguardo, l'unica cosa che possiamo dirvi é che era un A500 in case stile PC con prese compatibili, l'Amiga 2000 invece era la macchina che tutti gli "smanettoni" di computer avrebbero voluto, ben 9 gli slot di espansione al suo interno!

1988: é l'anno dell'Amiga 2000 Revision B. Più di un milione gli Amiga venduti; l'A500 la faceva da padrone e la sua immagine come macchina da gioco interferiva sulle vendite della serie 2000 e sullo sviluppo di software professionale; unico settore controcorrente era ovviamente quello della grafica.

1989: anno in cui non successero cose particolarmente importanti. Ad ogni modo la Commodore stava  lavorando al progetto di un nuovo super Amiga; una marea di software di pubblico dominio veniva rilasciato (a dimostrazione della popolarità acquisita), assieme ad un fiorire di manuali e manualetti sulle cose più disparate (accessibili a tutti e non più solo per esperti) e ad accessori e periferiche di ogni tipo.

1990: in questo anno venne introdotto il Commodore CDTV, cioè un A500 in un nuovo case ridisegnato (stile stereo da salotto) con un lettore CD-ROM 1x integrato che permetteva anche la visione di CD audio in modalità Karaoke su televisione (CD+G); questo modello non ottenne il successo meritato, probabilmente era troppo avanti rispetto ai tempi... Per fortuna uscì il super Amiga promesso, il 3000, equipaggiato con il velocissimo Motorola 68030 e quindi dalle prestazioni sbalorditive.

1992: siamo nel periodo di massima popolarità dell'Amiga, escono 3 nuovi modelli: il 600 (che sostituisce il 500), il 1200 (con 68020 e nuovo chipset grafico AGA che incrementa risoluzioni e porta la palette dei colori a 16 milioni) ed il 4000 cioè il top attuale della gamma Amiga, che monta lo strepitoso 68040 e permette incredibili prestazioni nel campo della computer grafica. Grazie alla famosa scheda video Toaster per il rendering 3D prodotta dalla Newtek in accoppiata con il software Lightwave (famosa solo in America, visto che uscì solamente in versione NTSC), l'Amiga spadroneggia anche fuori dai campi prettamente informatici: nella musica (viene prodotto il primo video musicale interamente in computer-grafica) , nel cinema (negli effetti di Jurassic Park, Star Trek ed altri films) ed in televisione (gli effetti della serie di telefilm "Babylon 5" sono realizzati totalmente dall'Amiga, così come in "Sea Quest").

1993: esce la consolle Amiga CD32, la prima consolle per videogiochi con lettore CD 2x incorporato e tecnologicamente molto avanti rispetto al mercato attuale (permette anche, tramite scheda MPEG hardware aggiuntiva, la visione di films su CD in formato MPEG-I), probabilmente questa è la causa principale che porterà ad un grosso flop da parte della Commodore.

1994: a causa di politiche di marketing sbagliate, pessima pubblicità e cattiva amministrazione (oltre ad un periodo di crisi sulla vendita dei computers a 8 bit), la Commodore accumula pesanti passivi e, di conseguenza, fallisce, con relativa messa in liquidazione. Dopo lunghe e varie trattative, la Commodore & Amiga Technologies viene acquistata dalla Escom, una ditta tedesca che cercherà di mantenere il mercato Amiga ai livelli del periodo Commodore, ma senza successo (l'insuccesso del nuovo modello lanciato Amiga Walker porterà anche questa società al fallimento, riportando l'Amiga in un limbo...).

1997: dopo tre anni e un'offerta di acquisto senza successo da parte della Viscorp, il 27 marzo 1997 una sorprendente offerta d'acquisto fu inoltrata dalla gigantesca società americana di computer Gateway 2000. L'offerta fu accettata e nel maggio 1997 Gateway divenne la nuova proprietaria di Amiga Technologies.
La dichiarazione stampa ufficiale di Gateway 2000 diceva: "Questa acquisizione è una buona notizia per Gateway ed i clienti di AMIGA" disse Rick Snyder, presidente di Gateway 2000. "Fortificherà la nostra proprietà intellettuale ed invigorirà una compagnia che è stata un pioniere in soluzioni multimediali e tecnologia dei sistemi operativi". AMIGA Technologies cambiò nome e divenne AMIGA International. La compagnia opererà come un'unità d'affari separata e manterrà il suo presidente attuale, Petro Tyschtschenko, che lavorerà per sviluppare prodotti nuovi per l'AMIGA da introdurre sul mercato.

1999: l'ultimo modello Amiga uscito nel mercato è la versione a torre dell'Amiga 4000, rilasciato da Escom. Fino ad oggi, un numero significativo di compagnie nella comunità Amiga ha continuato a creare e sviluppare nuovo hardware e varie periferiche, tra cui le schede di upgrade con microprocessore Motorola PowerPC e G3, G4.  Adesso la società Amiga ha due divisioni: Amiga International in Europa, e "Amiga Inc." negli Stati Uniti. Amiga ha guadagnato alcuni nuovi rivenditori, ed ha installato un solido rapporto con gli Usergroups, in modo da mantenere una comunicazione costante tra utenti, gruppi, Amiga Inc ed il pubblico. Attualmente è possibile aggiornare tranquillamente un Amiga con microprocessori veloci (vedi gli ultimi G3-G4 della Motorola), schede video ad altissima risoluzione con milioni di colori, hard-disk di grande capacità e lettori CD-ROM/DVD superveloci. Nella seconda metà del 1999 è stata rilasciata anche l'ultima versione del sistema operativo, l'OS 3.5.
Sembrava inoltre che verso la fine del 1999-primi del 2000 dovesse uscire il nuovo rivoluzionario "Amiga next-generation (MCC)" ma, probabilmente per colpa di interferenze esterne (Microsoft? Forse temeva la concorrenza del nuovo Amiga?) il progetto è andato in fumo.... L'Amiga INC ha ufficialmente dichiarato di aver abbandonato ogni progetto hardware per dedicarsi solo allo sviluppo software.

2000: in data 31/12/1999 Gateway ha venduto il marchio Amiga & tecnologia (non i brevetti) ad Amino development, una nuova società (controllata da  Phoenix) fondata da Bill Mc Ewen e Fleecy Moss (ex Amiga Inc. di Gateway); Amino development (Maple Valley, WA) cambia il nome in Amiga Corporation ed annuncia una partership a lungo termine con Haage & Partner (co-produttore dell'OS 3.5) e con TAO group, rivolta allo sviluppo di nuovi prodotti sia per gli Amiga classici che per i futuri.

Il resto della storia continua nell'apposita pagina dedicata alle ultime novità (news)...

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